Maria, madre di Dio
1 gennaio 1960
Dio, Santissima Trinità, Maria: il mio Amore, frutto del vostro Amore… M’avete dato la vita, m’avete dato la Redenzione; ora mi accordate altro tempo per profittarne: per fare del 1960 – tutto o parte, non conta – un’altra occasione per amarvi, amando – e vivendo – il vostro Amore. Dammi, Signore, per questo, d’essere Maria, Colei che è piena di Dio e dona Gesù; sì che ogni istante, ogni occupazione, ogni parola – anche la più remota dalle cose di Dio –, sia un moto verso di Te, e ogni cosa sia convogliata all’Eterno, e le 24 ore d’ogni giorno siano i mezzi e i modi sempre vari di onorarti: la vita come liturgia. E così il dolore si fa amore, il patire purifica, la fatica è preghiera. E poi, Signore, ancora grazie, grazie, di averci dato Maria, la Madre, la Maestra, la Regina, la Signora…
Igino Giordani, Diario di fuoco, Città Nuova, 2005, p.129