Igino Giordani (1894-1980) è uno degli ultimi eroi del nostro tempo. La sua è una vita trascorsa in prima linea. È in una trincea militare durante la Grande Guerra; è in una trincea culturale e politica durante la Seconda Guerra Mondiale. È  baluardo della democrazia mentre dilaga il fascismo.
È sulla trincea dello spirito quando aderisce al neonato Movimento dei Focolari, una realtà nuova, originale, che nasce ben prima del Concilio Vaticano II. È un laico che, inserito nelle strutture della Chiesa cattolica italiana, intravede il nuovo ruolo che i laici assumeranno nella realizzazione degli scopi della cristianità.
Può essere, allora, un modello per il presente? Queste pagine vogliono essere uno strumento per conoscerlo meglio, per entrare – come avrebbe voluto – in amicizia con lui.

  • 1894
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    nasce a Tivoli da Mariano e da Orsola Antonelli, famiglia di lavoratori; è il primo di sei figli

  • 1900

    inizia le scuole elementari; quando è più grandicello, nei giorni liberi e nelle vacanze estive lavora con il padre come muratore

  • 1905

    finite le elementari, lascia la scuola e per due anni fa il “muratorino” col padre. Studia il francese su dispense (apprenderà in seguito anche spagnolo, portoghese, romeno, inglese, tedesco oltre a greco e latino)

  • 1907

    con l’aiuto di un benefattore che gli paga la retta, entra nel Seminario diocesano di Tivoli, dove rimane fino al 1912

  • 1914

    consegue la licenza liceale. Vince un concorso presso il Ministero di Grazia e Giustizia. Si iscrive alla Facoltà di Lettere e Filosofia all’Università di Roma

  • 1915
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    chiamato alle armi, viene inviato alla Scuola allievi sottufficiali a Spoleto e poi all’Accademia militare di Modena. Nel dicembre è inviato al fronte sull’Isonzo come sottotenente nel 111° Reggimento di fanteria

  • 1916

    raggiunge col suo battaglione il Monte Zebio sull’altipiano di Asiago

    7 luglio – viene ferito alla gamba e mano destra in un’azione di guerra, per la quale riceve la medaglia d’argento. Trascorre tre anni in ospedale, tra la Baggina (Pio Istituto Trivulzio) a Milano e l’Ospedale di guerra al Palazzo della regina Margherita a Roma, dove prepara gli esami universitari

  • 1918
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    12 luglio – consegue la laurea con una tesi su “Il comico in Dante”.

    comincia a insegnare materie letterarie come supplente al R. Liceo Ginnasio Umberto I di Roma, dove sarà sino al 1921

    pubblica i primi articoli su riviste di Tivoli e di Roma (1918-1920) ed il suo primo opuscolo (di archeologia)

  • 1920
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    2 febbraio – sposa a Tivoli Mya Salvati; si trasferiscono a Roma. nell’autunno conosce Sturzo e aderisce al Partito Popolare. In ottobre scrive i primi articoli politici per “Il Popolo Nuovo”, settimanale del PPI (ne sarà direttore nel 1924)

  • 1921

    vincitore di concorso, in novembre assume l’insegnamento di lettere nel R. Ginnasio di Nuoro

  • 1922

    gennaio – lasciato il posto di ruolo, torna a Roma per lavorare come impiegato e giornalista nell’Ufficio Stampa del PPI.

  • 1923

    aprile – fondato “Il popolo” (da Giuseppe Donati), vi collabora con articoli di vigorosa denuncia politica fino alla sua soppressione.

    insegna al Liceo “Cicerone” e, nei due anni successivi, all’Istituto Tecnico “De Merode” e al Liceo “Mamiani”

  • 1924

    luglio – diventa direttore dell’Ufficio Stampa del PPI e del suo organo “Il Popolo Nuovo”

  • 1925

    gennaio – dirige il “Bollettino dell’Ufficio Stampa del PPI”, che viene più volte sequestrato (uscirà fino all’ottobre 1926)

    giugno – pubblica “Rivolta cattolica”

    con Giulio Cenci fonda e dirige il mensile “Parte Guelfa” (ne usciranno solo quattro numeri)

  • 1926
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    febbraio – sottoposto a processo per reato di stampa, viene amnistiato perché mutilato di guerra

    agosto – assume la direzione del “Bollettino bibliografico di scienze sociali e politiche” (soppresso nell’ottobre)

    settembre – nasce il primo figlio, Mario; seguiranno, Sergio nel 1929, Brando nel 1931 e Bonizza nel 1937

    novembre – sciolto il PPI (9 novembre), insegna al liceo delle suore Cabrini di Roma fino al 1930 (ci tornerà come preside dal 1959 al 1967)

  • 1927

    20 agosto – parte per gli Stati Uniti, dove, per conto della Biblioteca Vaticana, segue corsi di Biblioteconomia e Bibliografia nelle università di Ann Arbor, Michigan e poi di New York. Tornerà negli USA nel 1938 per un congresso di Biblioteche Cattoliche nel Missouri, e nel 1966 per alcune conferenze organizzate dall’Istituto italiano di Cultura

    durante la sua permanenza negli USA scrive articoli sul “Commonweal” e invia articoli in Italia al “Carroccio” e all’ “Avvenire d’Italia”. Prepara libri sul protestantesimo e sulla letteratura nord-americana

  • 1928

    8 giugno – ritorna in Italia; nel luglio comincia a lavorare alla Biblioteca Vaticana dove resterà sino al 1944. Dirige la riforma della catalogazione

    2 ottobre – gli scrive Alcide De Gasperi, uscito di prigione; lo aiuta ad essere assunto alla Biblioteca Vaticana

  • 1929
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    aprile – pubblica i primi due articoli su “Fides”, mensile della Pontificia opera per la preservazione della fede; nel 1930 ne assume la direzione di fatto e nel settembre 1932 quella ufficiale. Allarga gli orizzonti della rivista, che ottiene un vasto pubblico di lettori specialmente nel clero.

  • 1930

    è’ invitato da Piero Bargellini a scrivere per la rivista fiorentina “Il Frontespizio”; vi collabora sino al 1939

  • 1933

    pubblica “Segno di Contradizione”, uno dei suoi libri più tradotto e con più edizioni (5′ ed. 1964)

  • 1934

    fonda e dirige la scuola di Biblioteconomia presso la Biblioteca Vaticana

  • 1935

    pubblica “Il messaggio sociale di Gesù”, primo volume di una serie che Lagrange definisce “base indispensabile di qualsiasi studio di carattere sociale del cristianesimo”. Gli altri volumi usciranno nel 1938, 1939 e 1946; saranno riuniti a formare “Il messaggio sociale del cristianesimo” nel 1958; vengono tradotti, in parte, anche in cinese e giapponese; 8′ edizione 1963.

  • 1940

    nel corso della II Guerra Mondiale lavora con De Gasperi, Bonomi e altri esponenti antifascisti per preparare la rinascita della democrazia

  • 1941

    la 2′ edizione del suo libro – “Cattolicità” – viene ritirata dalla circolazione per ordine delle autorità del regime; se ne permette una nuova edizione, ma con tagli imposti dalla censura

  • 1944

    24 aprile – è chiamato da mons. Montini a dirigere la scuola di giornalismo e ad insegnare alla “Scuola di Preparazione Sociale” preso il Laterano

    11 giugno – dopo la liberazione di Roma nasce il nuovo giornale dell’Azione cattolica, “Il quotidiano”, alla cui fondazione ha contribuito e di cui è direttore (1944-1946)

  • 1946
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    2 giugno – viene eletto deputato alla Assemblea Costituente per la circoscrizione di Roma

    1 agosto – succede a Guido Gonella nella direzione de “Il popolo” (1946-1947)

    novembre – viene eletto consigliere comunale a Roma

  • 1947

    febbraio – partecipa in Svizzera ad un incontro di rappresentanti democratici di 8 nazioni; propone che i vari partiti ispirati alla dottrina sociale cristiana si uniscano con patti di cooperazione.

  • 1948
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    va in Spagna per le celebrazioni di Jaimes Balmes, e in Francia dove incontra Gilson e Aron

    18 aprile – viene rieletto alla Camera dei Deputati

    21- 28 aprile – come rappresentante dell’A.C. italiana partecipa a Londra ad un Convegno della “Christian Action”, movimento di cristiani di tutte le denominazioni e paesi per dare un’anima cristiana all’Unione degli Stati europei d’occidente

    17 settembre – a Montecitorio incontra Silvia (Chiara) Lubich

    Video: Igino Giordani: brani della sua storia (9′)
    Video: Igino Giordani: brani della sua storia (15′)

     

    dicembre – tiene una conferenza a Lisbona, in portoghese, sul “giornalismo cattolico” per invito del giornale “Novidades”. Fa visita a Salazar

  • 1949
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    29 gennaio – fonda a Roma il settimanale “La via”; cesserà le pubblicazioni nel maggio 1953

    16 marzo – parla alla Camera sull’adesione dell’Italia al Patto Atlantico: che sia strumento di pace e non di guerra

    11-29 luglio – presso l’università di Fribourg, Svizzera, svolge lezioni ad un corso internazionale sulla crisi europea

    3 ottobre – presenta, insieme con l’on Calosso, socialista, la prima proposta di legge sulla obiezione di coscienza

  • 1950

    è nominato membro del Consiglio dei popoli d’Europa a Strasburgo

    21 dicembre – interviene alla Camera dei deputati sulla mozione Giavi per la guerra di Corea; invita il governo a farsi mediatore tra gli Stati Uniti e il blocco comunista per la cessazione della guerra. Propone la nuova filosofia: “se vuoi la pace, prepara la pace”.

  • 1951

    10 ottobre – interviene alla Camera dei deputati contro le spese per gli armamenti; propone la politica dell’amore: anche i comunisti sono fratelli da amare

    26 ottobre – promuove, insieme con pochi altri deputati di vari partiti, l’ “Intesa parlamentare per la pace”; viene deplorato dalla segreteria del suo partito

  • 1952

    pubblica “La divina avventura”, prima esposizione della spiritualità del Movimento dei Focolari

  • 1953

    giugno – non viene rieletto alla Camera dei deputati

    è Presidente dell’Istituto ONARMO di Assistenza sociale, scrive sul “Notiziario ONARMO” e soprattutto su “Il cappellano del lavoro”; (dal dicembre 1953 alla fine del 1960)

  • 1954
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    lavora come consulente alla Biblioteca della Camera dei Deputati, dove introduce un nuovo sistema di catalogazione; vi rimane fino al 1961

    insegna pensiero sociale del cristianesimo presso l’Università Internazionale “Pro Deo”

  • 1959

    assume la direzione del periodico “Città Nuova”

    insieme a Chiara Lubich fonda il Centro S.Caterina

    su invito delle Suore Canossiane visita in Asia le loro missioni

  • 1961

    pubblica “Le due città”, espressione della maturità del suo pensiero politico-religioso

    luglio – dirige il settimanale “L’Unione”, organo del Centro sociale cristiano (1961-1962)

    è direttore del “Centro Uno”, segreteria ecumenica del Movimento dei Focolari

  • 1962

    si chiude la rivista “Fides”, da lui diretta fino alla fine

    è componente del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione fino al 1966

  • 1964

    pubblica “Laicato e sacerdozio”, lucida anticipazione della teologia del laicato espressa dal Concilio Vaticano II

  • 1965

    è nominato direttore dell’Istituto Internazionale “Mystici Corporis” di Loppiano (Firenze).

  • 1974

    dopo la morte della moglie Mya va a vivere stabilmente in un focolare a Rocca di Papa, presso il Centro Mariapoli. Partecipa alla vita del Movimento: parla ad incontri di tutte le diramazioni e a convegni ecumenici; tiene rapporti specialmente con i giovani; scrive gli ultimi libri, tra i quali “L’unico amore”, le sue memorie e altri, ancora inediti; continua a scrivere su “Città Nuova” (fino al dicembre 1979)

  • 1977

    partecipa a Londra al conferimento del Premio “Templeton” a Chiara Lubich

  • 1980

    aprile – viene pubblicato “Il diario di fuoco”

    18 aprile – si chiude la sua vita terrena