La chiamata di Dio
In occasione del sesto anniversario della partenza per il Cielo di Chiara Lubich, pubblichiamo una poesia inedita di Igino Giordani in cui è facile scorgere, pur nella ricercata forma letteraria, il riferimento alla chiamata che Dio ha fatto a Giordani attraverso il carisma di Chiara Lubich “che in terra splende come chiara stella”.
Ero fanciullo quando mi chiamasti
la prima volta, d’entro aspro lavoro,
ma quando, pel mio bene, mi provasti
per falsa scienza, abbandonai
il tesoro.Ti riascoltai d’entro quei nefasti odi e
omicidi che chiaman guerra: tra
scrosci d’esplosivi m’insegnasti
l’amor che dalla morte ci disserra.Cercai quindi la pace nella casa,
e in mezzo operazioni vane e
storte, finché l’anima mia fu colta
e invasa dal dramma dolorante
della morte.Ivi, o Signore in croce, abbandonato,
risveglia in me la vita dalla morte,
mi scopre nella tenebra la luce,
dandomi chi all’Eterno mi conduce.Il tuo richiamo mi recò Maria
traendomi ad union d’anime belle
quasi in un cielo azzurro vergin
pia che in terra splende come
chiara stella.
Igino Giordani