Educare alla pace attraverso esperienze di guerra
Villa Pisani, detta anche la Nazionale, uno dei più celebri esempi di villa veneta della Riviera del Brenta, si affaccia maestosa sul naviglio. La ospita la cittadina di Stra, in provincia di Venezia.
Il 7 novembre scorso, proprio a Stra, nell’ambito del centenario della prima Guerra mondiale, si è svolta un’importante manifestazione che ha coinvolto la popolazione e in particolare i ragazzi delle scuole medie: principio ispiratore del progetto è il recupero della memoria storica con lo scopo di promuovere tra le nuove generazioni una cultura di pace.
E’ nell’ambito di questa manifestazione che il prof. Alberto Lo Presti è intervenuto con la relazione “Educare alla pace attraverso esperienze di guerra”. L’esperienza di guerra presentata è stata quella di Igino Giordani, che in “Memorie di un cristiano ingenuo” così descrive la sua chiamata alle armi:
“Non capivo come si potesse generare alla vita un giovane, farlo consumare negli studi e nei sacrifici, al fine di maturarlo per una operazione, in cui lui avrebbe dovuto uccidere gente a lui estranea, sconosciuta, innocente, ed egli a sua volta avrebbe dovuto farsi uccidere da gente alla quale non aveva fatto alcun male. Vedevo l’assurdità, la stupidità, e sopra tutto il peccato della guerra: peccato reso più acuto dai pretesti con cui la guerra si cercava e dalla futilità con cui si decideva.
Il Vangelo, meditato già abbastanza, m’insegnava, come dovere inseparabile, di far del bene, non di uccidere; di perdonare, non di vendicarmi. E l’uso della ragione mi dava quasi la misura dell’assurdità d’una operazione, la quale assegnava i frutti della vittoria non a chi aveva ragione, ma a chi aveva cannoni; non alla giustizia, ma alla violenza; senza parlare della figura ambigua dell’Italia, la quale finora era stata alleata della Germania e dell’Austria, e ora rompeva l’alleanza, per un «sacro egoismo» (Salandra), come se l’egoismo potesse essere sacro. Nel «maggio radioso» 1915, fui chiamato alle armi…”