Una collaborazione sempre più intensa
In occasione della settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani (18-25 gennaio) riproponiamo una pagina da un dattiloscritto – forse inedito – di Igino Giordani, sul valore «sociale, culturale, politico ed etico» dell’ecumenismo.
Anche fuori dell’ambito religioso, il mondo d’oggi avverte la forza nuova, inattesa e insperata, immessa dall’ecumenismo nell’esistenza contemporanea: sociale, culturale, politica, etica: una forza che urge a dare un’anima alla complessa immane rivoluzione in corso, dalle sue implicazioni tecnologiche alle sue pressioni sociologiche; per infondere una coscienza unitaria e comunitaria alle masse che industria e demografia adunano. Per l’ecumenismo, milioni di creature, prima separate e fra sé ignote, hanno preso a convivere e così a seminare un fermento di collaborazione, di comprensione, d’amore. L’ecumenismo promuove anche l’unità dei popoli, di razze, di religioni…, logorando quella vis divisoria che, attraverso le eresie e gli scismi, aveva consentito alle dinastie di farsi guerra sotto colore di religione e aveva aggiunto al potere politico il potere ecclesiastico, quel cesaro-papismo, generatore di dispotismi. Tali risultati non devono indurci a inerzia di soddisfatti, ma incoraggiarci a una collaborazione sempre più intensa.
Trento, 17/04/1966 – Igino Giordani parla al pubblico in occasione della “Giornata dell’ecumenismo”