Scuola d’italiano per stranieri a Bari
Dal Centro Igino Giordani di Bari, ci ha scritto Domi Calabrese:
Lo spartito è scritto in cielo
Era pervenuta da tanto tempo la richiesta di tenere lezioni di italiano agli amici di altre nazionalità, ma non avevamo un luogo dove tenere le lezioni. Finchè allla fine dell’estate, il responsabile della “Teca del Mediterraneo” (la biblioteca del Consiglio della Regione Puglia) ci ha messo a disposizione un’aula didattica con la lavagna. Un’altra lavagna ci è stata donata da una delle prime allieve, Ana della Galizia.
Dal 5 ottobre 2010, per due ore a pomeriggio e per due giorni alla settimana sono partite le lezioni, con grande puntualità e serietà da parte di tutti, docenti e allievi. Alcuni di loro ci hanno richiesto espressamente di essere aiutati a conseguire la certificazione legale di conoscenza della lingua italiana, utile per il permesso di soggiorno. Abbiamo sentito subito di esserci “buttati” in una avventura divina convinti che: “Lo spartito è scritto in cielo” e che man mano avremmo visto dispiegarsi il progetto di Dio su di noi e sulla Sua scuola.
Nel mese di novembre abbiamo partecipato ad un convegno sui migranti promosso dal Comune di Bari e abbiamo così avuto modo di chiedere e ottenere dalle altre associazioni presenti – tutte di diverse convinzioni culturali e religiose – l’aiuto per un’amica cinese che voleva svolgere corsi di mandarino che noi non potevamo realizzare.
Col nuovo anno i corsi sono raddoppiati: dalle ore 15,00 alle 16,30 del martedì e del giovedì si tiene un corso di primo livello, cui partecipano diversi ragazzi somali, tutti musulmani; nella fascia oraria 16,30- 18,15, nella stessa aula didattica, si svolgono in contemporanea lezioni di primo e di secondo livello, mentre un corso di livello base si svolge in un’altra sala.
La situazione cambia di volta in volta, è difficile fare il punto della situazione perché la scuola si arricchisce sempre di nuove presenze; ultimamente gli allievi erano poco meno di una sessantina. La vita ci coinvolge e scatta la reciprocità, come quando una giovane cubana ci ha proposto di tenere a tutti lezioni di computer.
Una professoressa della Facoltà di Lingue e letterature straniere – dove studia uno dei nostri insegnanti – ci ha proposto di sottoscrivere una convenzione di tirocinio del Preside della Facoltà per far tenere le lezioni ai nostri amici migranti da parte di giovani laureati multilingue. Intanto stiamo pensando di attivare un incontro di cucina – sempre nell’ambito dei corsi di lingua – per aiutare soprattutto le badanti a preparare i cibi tradizionali, con attenzione anche agli elementi nutrizionali.
I libri adottati ufficialmente sono del “Centro per stranieri La Pira” di Firenze. E’ arrivato ieri l’ultimo libro che i professori avevano richiesto. Questo Centro è diventato il nostro riferimento, per consigli e suggerimenti.
Nel mese di gennaio è pervenuto ufficialmente il patrocinio alla scuola da parte dell’Ufficio scolastico regionale del Ministero dell’Istruzione. Nel mese di febbraio abbiamo partecipato, dietro espresso invito di Don Gianni De Robertis responsabile della Caritas Migrantes della Diocesi di Bari, prima alla preparazione e poi al primo incontro del Forum delle associazioni familiari, insieme alle associazioni familiari dei migranti.
Sentiamo che questa scuola è il nostro modo di rispondere alla domanda sentita nella nostra città di imparare “a lavorare insieme”: la nostra vocazione è costruire la fraternità nella città e puntando al mondo intorno a noi ci sembra che questa scuola possa essere proprio una via per costruire tasselli di fraternità e testimoniare il mondo unito.