La Spezia e l’immigrazione
Giovedì 19 alla Spezia si è parlato di immigrazione. L’occasione è nata dalla collaborazione dell’associazione Igino Giordani del Levante Ligure con “Mediterraneo”, associazione culturale nata dall’impegno dell’ex Sindaco Giorgio Pagano.
Lungo la strada si sono poi associati anche altre realtà tra cui il locale Liceo Scientifico, i volontari del gruppo Sermig e la Caritas diocesana.
Tutto è nato all’inizio dell’estate, condividendo un articolo di Città Nuova e trovando nel Dott. Pagano una immediata sintonia nel cercare di portare un messaggio di apertura nel clima già allora arroventato da infondate strumentalizzazioni politiche.
La preparazione non è stata facile anche per la poca esperienza in questo tipo di iniziative ma tante volte si è toccato con mano che “andare fuori” anche rischiando qualche incidente, genera una vita più piena.
Nella mattinata Martin Nkafu, professore all’Università Lateranense, ma anche focolarino di Fontem molto vicino a Chiara in molti dei suoi momenti pubblici,ha incontrato gli studenti nel Liceo Scientifico. Un momento particolarmente coinvolgente è stato il racconto della propria esperienza da parte di un giovane profugo. Di fronte a questi rapporti non si può rimanere indifferenti e condividere con leggerezza i commenti che tanto spesso sentiamo intorno a noi. Al termine tanti ragazzi si sono intrattenuti a parlare con Martin e il giovane profugo ed è stata avanzata la proposta di istituzionalizzare a livello regionale incontri di questo tipo.
Nel pomeriggio la conferenza presso una sala in città. I presenti erano numerosi anche per la mobilitazione della comunità locale e gli interventi sono stati particolarmente centrati. Il rappresentante di un gruppo di volontari ha raccontato come hanno utilizzato le canzoni italiane per insegnare la nostra lingua e come il risultato si sia reso evidente quando un giovane mussulmano, al termine delle proprie preghiere notturne, ha allietato il centro di accoglienza con le note di “volare”.
Una funzionaria della Prefettura si è sentita in sintonia con quanto detto ed è intervenuta per raccontare il suo impegno e di tanti che lavorano nelle istituzioni.
Tra il pubblico due assessori della giunta comunale e due consiglieri. Ci pare in sintesi che si sia realizzato in qualche misura quanto ci chiede il nostro ideale di un mondo unito: non diventare specialisti in qualche particolare attività ma favorire l’incontro di tante esperienze e competenze immettendo semi di pace nella nostra società.