Giordani un Maestro da imitare
Corrado Betti, presidente dell’Associazione “Amici di Igino Giordani” di Roma e profondo conoscitore di Giordani, ci invita attraverso le sue riflessioni a entrare in una più profonda conoscenza di Foco e a condividere con lui momenti di unità e di fraternità.
Santità di Foco e sua imitazione
La santità di Foco possiede quella caratteristica che la rende appetibile e accessibile a tutti noi.
Era una persona completamente religiosa e al tempo stesso perfettamente laica, indicando così a tutti noi una strada di santità del tutto moderna per essere nel mondo, ma non appartenere al mondo.
E qui possiamo dire che tutte le sue attività partono da un solo presupposto, dalla costante ricerca di un profondo rapporto con Dio mediato da una totale adesione al carisma di Chiara Lubich.
E Foco nonostante il suo cospicuo bagaglio intellettuale che aveva richiamato l’attenzione di personalità impegnate nei vari ambiti culturali e politici, sia all’interno del territorio nazionale che all’estero, con il suo essere “nulla” ha raggiunto quei vertici di santità che noi tutti conosciamo.
Proprio questo suo essere nulla me lo ha fatto spesso vedere come specchio delle beatitudini.
L’uomo delle Beatitudini
Solo alcuni accenni:
Beati i puri di cuore perché vedranno Dio
La purezza di cuore gli ha permesso di riconoscere in Chiara giovanissima e lui già uomo maturo e accreditato nel mondo della cultura, la novità di questo carisma e di innamorarsene.
Beati gli operatori di pace
In famiglia, nel parlamento, ( vedi il suo discorso sul patto atlantico, il suo dialogo a 360° , pur rimanendo come Foco stesso asserisce, autenticamente cristiano anche lì in parlamento), in guerra, allorché rifiutava, anche a costo della sua vita di uccidere un altro fratello.
Beati i miti perché erediteranno la terra
Tutta la vita parla della sua mitezza. Basterebbe guardare il suo sorriso rivolto a tutti . I violenti non sorridono mai. Aveva lo sguardo dei bambini del Vangelo. Con la violenza non si eredita la terra, ma la si distrugge.
Beati gli operatori di giustizia
Lo abbiamo visto perdere il lavoro per non accomodarsi ai principi che non condivideva . La giustizia era inscindibile dalla carità e dalla verità
Lo abbiamo tante volte visto esercitare il perdono e salvare la vita
di chi lo aveva perseguitato in quel dopoguerra, agitato da faziosi e dalla voglia di vendetta.
Igino Giordani era nel mondo, ma anche profondamente uomo di preghiera, fin da giovanissimo come spesso ci ha raccontato.
Foco spesso si isolava da tutti per cercare nel nascondimento il rapporto con il Padre.
Profondamente umile non sappiamo mai direttamente da lui gli enormi doni che Dio gli faceva: come Maria nascondeva tutte queste cose nella sua anima: per questo poteva dire: sono il foglio bianco su cui Chiara scrive…
Foco anima profondamente mariana.