Un chirurgo per vocazione
Mario Giordani, il primo dei 4 figli di Igino, ci ha lasciato esattamente 2 anni fa, il 4 maggio 2014. Lo ricordiamo con qualche flash tratto dal suo libro: “Appunti di un chirurgo per vocazione”.
Cresco in una famiglia che non ricalca la tipica borghese per bene, chiusa nel suo ordinato mondo egoista, perché il capo famiglia si ispira al modello della famiglia di Betlemme per la quale gli amici, forse più che gli stessi fratelli di sangue, sono intesi come il frutto dell’amore che propone la provvidenza. (p.41)
Ed è proprio all’inizio del secolo nuovo che sull’onda lunga della bioetica si torna a parlare francamente dell’affiancamento della filosofia alla medicina, specie sul versante della morale. Le due discipline insieme sono veri bastioni in difesa dell’umanità sicché aspiriamo a contribuire all’arricchimento del curriculum di laurea in medicina con l’ammissione di una nuova disciplina, quella della “filosofia pratica” che potrà servire a preparare medici buoni al servizio della persona anche nell’ora difficile del tramonto, quando da quelle ore fuggitive si può recuperare una vita. (p.295)
E’ un errore ritenere straordinaria e difficile l’epoca che si sta vivendo, così come si sente ripetere da molti e un po’ dappertutto… Non bisogna pensare di essere nati al momento e nel luogo sbagliati solo perché i fatti con i quali ci confrontiamo non sono quelli che desideriamo ma è indispensabile fidarsi di se stessi, delle proprie capacità e del diritto di avere uno spazio nella società: “se vuoi fare un bel sogno, svegliati e rimboccati le maniche”. I giovani che si affacciano alla società dovrebbero con ogni mezzo intelligente attivare la nascita e la crescita di una coalizione sociale libera e meritocratica. La meritocrazia è quanto di più democratico si possa pensare e non è più ammissibile che chi nasce povero non debba avere valide chance per migliorare. E’indispensabile riuscire a dare a tutti i giovani pari opportunità di partenza e poi, in relazione alle capacità ed all’impegno, consentire di ottenere il successo. (pp.293-294)