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IL MESSAGGIO SOCIALE DEL CRISTIANESIMO

I edizione, Intercontinental Book & Publishing, Roma, 1958, pp.999;
II edizione, Città Nuova, Roma, 1960, pp.999;
VIII edizione, Città Nuova, Roma, 1963, pp.1150;
IX edizione, Città Nuova, Roma 2001, pp.1171.

Prefazione

di Tommaso Sorgi

Igino Giordani aveva programmato una Storia sociale del cristianesimo in, nove volumi; ma per vicende editoriali e di vita, si fermò ai primi quattro, con un titolo diverso – Messaggio sociale – che meglio ne esprime il contenuto. Bisogna però tener presente l’intento originario, per comprendere che anche di storia si tratta, e non di sola esposizione teorica della dottrina. L’Autore analizza infatti l’annuncio di Gesù e della Chiesa e la vita che ne consegue, come civiltà che nasce e si confronta con la cultura e con le realtà sociali del popolo ebraico e del mondo greco-romano nei primi cinque secoli collera cristiana.

L’analisi è condotta con criteri che si direbbero dettati dal concetto odierno di sociologia, e passa in rassegna i costumi e le istituzioni che il cristianesimo incontra e con cui interagisce: famiglia, lavoro, uso dei beni, leggi e istituzioni politiche, istituzioni religiose, educazione, assistenza sociale e sanitaria, arte e spettacoli, classi sociali. Si esamina l’uomo come “soggetto sociale” con la sua coscienza civile e nel suo partecipare alla comunità ecclesiale. Vengono trattati problemi quali il rapporto tra libertà e autorità e tra la Chiesa e lo Stato, la guerra e la pace, la solidarietà universale. L’Autore sviluppa così una tematica per alcuni aspetti ancora oggi alla ricerca di soluzioni razionali.

L’Editore ha pensato perciò di far cosa utile e gradita all’uomo e alla società del Terzo Millennio riportando all’attenzione di chiunque questo lavoro, che viene considerato l’opus magnum di Igino Giordani. Al suo apparire come primo volume incontrò ampio gradimento, fu tradotto in varie lingue, dall’Argentina al Giappone, e fu anche testo di studio presso l’Università Cattolica di Wasbington.

L’opera consta di quattro libri, corrispondenti ad altrettanti volumi editi separatamente con questo ritmo: Il messaggio sociale di Gesù, 1935, degli Apostoli, 1938, dei primi Padri della Chiesa, 1939, dei Grandi Padri della Chiesa, 1947.

Si è ritenuto opportuno reinserire la Introduzione del 1935, che nell’edizione del 1960 era stata omessa. Sono state apportate anche alcune modifiche e aggiunte che l’Autore aveva indicato di suo pugno sulle pagine di una copia conservata nell’archivio personale.

Nell’opera manca la ricchissime bibliografia presente in ciascuno dei quattro volumi distinti, per un totale di 34 pagine (formato grande); avrebbe costituito un appesantimento forse qui inutile, mentre si trova nelle biblioteche, a disposizione di studiosi e specialisti. Per loro e per ogni lettore appassionato rimangono, comunque, nel volume unificato a piè di pagina riferimenti bibliografici puntuali e abbondanti.

Presentazione

“In questa opera Giordani dimostra come le norme evangeliche siano state via via applicate alla vita sociale, e le conseguenze che da queste applicazioni derivarono.

Espertissimo conoscitore della letteratura cristiana delle origini, la valorizza per trarne le conclusioni necessarie al caso specifico, e si giova delle copiose pubblicazioni moderne al riguardo. Ma un lavoro così organico ed esteso a tutti gli istituti e forme dell’attività sociale, prima di lui non era stato compiuto.

Egli getta così le basi per la costruzione di quella scienza di cui oggi si sente acuto bisogno: il sociologo del cristianesimo che ancora ha da venire, dovrà fermarsi dinanzi a questo libro di Giordani e considerarlo in tutte le sue parti. Il materiale ch’egli ha raccolto con molta oculatezza è sceltissimo, le conclusioni cui giunge sono chiare, precise, corroborate abbondantemente da riferimenti storici.

E’ un lavoro di interesse attuale e di aggiornamento su questioni modernissime, che mette in rilievo la sensibilità di Giordani di fronte alla situazione mondiale moderna.”  (Ennio Francia)

Igino Giordani (1894-1980) è una delle figure più rappresentative del Novecento cristiano, un pensatore solido e ardente, che con i suoi libri tradotti in varie lingue ha svolto – e svolge ancora – opera di formazione nella comunità ecclesiale italiana e mondiale. E’ stato equiparo a grandi laici testimoni della fede, quali Pacal, Bloy, Péguy, Chesterton; e I.A. Chiusano pensa che sia un “antico Padre della Chiesa, a cui Dio ha dato il privilegio di risorgere per vestire i panni nostri e girare in mezzo a noi”.

Espero conoscitore dell’epoca apostolica e patristica, tiene la trattazione sempre a livello di profonda penetrazione, arricchita continuamente dalle citazioni dei testi originali.

In quanto all’attualità del libro, si sa che oggi il problema sociale è in primo rilievo: si fa sentire in ogni espressione di vita, tanto da costituire il segno tipico del nostro tempo.

Spesso, però, se ne dà un’impostazione e se ne promettono le soluzioni in modo superficiale, che tocca appena la zona più esterna della realtà. E ciò proprio perché non si conoscono a sufficienza le radici robuste da cui l’esigenza sociale moderna e sbocciata, attraverso un travaglio di secoli. Si è colpiti dalla forza di certe prospettive rivoluzionarie estremiste per una radicale operazione di giustizia. E ciò si verifica perché sono spesso lontane da noi, dalla nostra conoscenza, le più grandi personalità della Chiesa che hanno dato all’idea sociale cristiana tutta la loro vita e il loro genio, stilando formule assolutamente originali e profondamente efficaci e incisive.

E’ per tal motivo che l’attualità del libro di Giordani risulta evidente. Dalle parole di Gesù alle vibrante idee di san Basilio, del Crisostomo, sant’Agostino, san Girolamo, l’opera è tutta percorsa dalle linee nuove del messaggio di Cristo, appena esploso nell’umanità dei primi secoli.

E’ a queste fonti che le esigenze del nuovo millennio possono trovare il vero vigore, affinché nella ricerca della giustizia e della pace tra uomini e popoli, sia tutto animato dalla carità, dall’amore, che è il più penetrante veicolo capace di far circolare, col Bene sommo, tutti i beni.

In quanto ai giudizi espressi su quest’opera, ci limitiamo a segnalare quello di M.J. Lagrange: “Grande opera, la quale sarà la base indispensabile di qualsiasi studio sul carattere sociale del cristianesimo”, e quanto ebbe a scrivere a Giordani il cardinal Tardini, a nome di Giovanni XXIII, definendo il suo volume “pubblicazione solida nella sua struttura organica e lucida nella sua esposizione dottrinale e storica”.

Pubblicato il: 20/10/2007Categorie: libri di Giordani

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