“Igino Giordani giornalista” a cento anni dall’esordio

Il 21 ottobre 2023, presso il Centro Mariapoli di Castel Gandolfo (Roma), si è svolto l’evento dal titolo “Igino Giordani a un secolo dall’esordio nel giornalismo (1923-2023)”, un momento di riflessione sul mestiere dello scrittore e del giornalista di fronte alle tante sfide di questo tempo.

Il 2023 segna, simbolicamente, un secolo dall’esordio di Igino Giordani nel giornalismo, da quando iniziò la sua collaborazione al quotidiano italiano “Il Popolo”.

Felice coincidenza è stata celebrarlo, il 21 ottobre scorso, nell’ambito del CNday, nella vivacità dei lavori del giornale e dell’Editrice oggi, richiamando la radice profetica di Città Nuova di cui Giordani è stato il primo direttore. La diretta YouTube seguita da oltre 135 punti di ascolto è stata ricca di interazioni: “Grande pensiero, grande messaggio- ha affermato qualcuno- abbiamo ancor più bisogno oggi di questa profondità.  Cercheremo di essere come Igino costruttori di pace, facendo anche scelte scomode …ma stando sul campo”.

A partecipare in presenza anche i parenti di Igino: la figlia Bonizza, Silvia, moglie di Brando, nipoti e pronipoti. Coinvolgente quanto detto da Fabrizio Giordani, figlio di Mario, regista affermato, che ancora si commuove pensando al nonno, di cui avverte la vicinanza in particolare nei momenti cruciali della vita.

L’avventura nel campo del giornalismo e, più ampiamente, l’originale attività di scrittore di Giordani è stata inquadrata nell’insieme della sua vita da Alberto Lo Presti, direttore del Centro Igino Giordani, e Adriana Avellaneda, giornalista e collaboratrice dell’Archivio Generale dei Focolari.

Una video-copertina ha aperto lavori della tavola rotonda alla quale hanno preso parte varie persone.   Paolo Di Giannantonio, noto giornalista Rai che nel tracciare un quadro realistico del mestiere del giornalista e scrittore oggi, l’ha aperto alla speranza e ai valori alti tratti dalla sua esperienza da ragazzino, in casa Giordani. Giulio Meazzini, che occupa oggi a Città Nuova il posto che fu di Giordani, ha testimoniato la realtà di una eredità viva con i giovani presenti, l’esposizione alle nuove strade che il giornale si trova a testare, la partecipazione numerosa. Vari sono stati i collegamenti con alcune parti del mondo. Dal Brasile, Alemao Araujo, focolarino sposato nonché studioso e divulgatore del pensiero di Igino Giordani, ha testimoniato quanto la presenza di Igino Giordani accompagni oggi la vita della comunità dei Focolari, donando una forte esperienza di riconciliazione generata dal “patto di unità[1]”, che in un videocollegamento tutte le comunità del Brasile hanno ripetuto il 16 luglio scorso. Elena Merli, del Centro Igino Giordani, tirando le fila di questo ricco pomeriggio ha presentato il progetto di una Associazione nazionale per l’Italia a lui dedicata.

Come hanno affermato Maria Grazia Baroni, giovane giornalista e Maddalena Maltese in collegamento da New York, possiamo dire che, se cento anni fa Igino iniziava la collaborazione con il quotidiano “Il Popolo”, che lo vide protagonista delle sue appassionate battaglie per la pace, la giustizia, la libertà, oggi la sua figura risulta più che mai attuale e potremmo immaginarlo ancora una volta trattare le stesse tematiche con passione, magari sui social media,  con lo stesso nobile scopo  di “creare opinione”.

Per rivedere la diretta streaming clicca su:

https://www.youtube.com/live/3p9L29tJrO0?si=DRkOR26g6_jEHG3o&t=14475

[1] Il 16 luglio 1949 Chiara Lubich e Igino Giordani strinsero un “patto di unità” – che Chiara propose subito dopo a quanti erano con lei – e che sarà alla base dello sviluppo del Movimento. In memoria di quel momento le varie comunità dei Focolari  del mondo in determinate occasioni ne ripetono la formula, confermando la disponibilità a cercare di vivere l’unità  con tutti.

Pubblicato il: 18/01/2024Categorie: Giordani scrittore, il centro Igino Giordani, iniziative, News

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