Ekklesía. Le intuizioni profetiche di un apripista
Ekklesía, rivista del Gruppo editoriale Città Nuova al servizio dell’impegno ecclesiale. titola l’approfondimento del suo ultimo numero (3/2022) “Santità della porta accanto”. Tra le riflessioni uno sguardo sulla figura di Igino Giordani e la sua scoperta di una santità a portata di tutti.
La “Santità della porta accanto” è il tema approfondito dall’ultimo numero di Ekklesía, che tra i vari contributi, riporta al suo interno un importante approfondimento dal titolo “Chiesa, popolo di santi” curato da Elena Merli. Una luce sull’anelito alla santità che ha attraversato la vita di Igino Giordani; una ricerca interiore che, partendo dall’incontro con i mistici, i santi e i Padri della Chiesa, matura in lui nel corso degli anni e trova il suo culmine, e la strada verso la realizzazione piena, nell’incontro con il carisma di Chiara Lubich:
“La signorina parlò; ero sicuro di ascoltare una sentimentale propagandista di qualche utopia assistenziale. E invece, alle prime parole avvertii una cosa nuova. C’era un timbro inusitato in quella voce; il timbro d’una convinzione profonda e sicura che nasceva da un sentimento soprannaturale. Essa metteva la santità a portata di tutti; toglieva via i cancelli che separano il mondo laicale dalla vita mistica. Metteva in piazza i tesori d’un castello a cui solo pochi erano ammessi. Avvicinava Dio: lo faceva sentire Padre, fratello, amico, presente all’umanità”.[1]
La visione della santità in Giordani precorre il Concilio Vaticano II ed è in grande consonanza con il magistero odierno di papa Francesco. Un contributo molto apprezzato che presto sarà presente anche nella versione inglese del periodico dell’editrice Città Nuova.
[1] Igino Giordani, Memorie di un cristiano ingenuo, Città Nuova,1994, p.149