A 60 anni dall’incontro tra Chiara e Foco

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Il 20 settembre scorso abbiamo ricordato l’incontro fra Igino Giordani e Chiara Lubich – avvenuto il 17 settembre 1948 – con una celebrazione al Centro del Movimento dei Focolari alla quale sono seguite alcune preziose testimonianze.

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Fra queste, assai apprezzata è stata quella della Presidente Emmaus Voce, la quale ha definito l’incontro «una straordinaria invenzione dello Spirito Santo», che ha cambiato la vita di Giordani, facendone il confondatore del Movimento.

Emmaus ha proseguito ricordando come Foco non era tipo da lasciarsi attrarre con facilità dai bei discorsi sulla fede. Era un gigante della storia e della cultura cristiana, e nel 1948 il suo curriculum può già contare quasi 60 libri pubblicati, fra i quali delle importanti biografie di figure come San Paolo, Ignazio di Loyola, Maddalena di Canossa, San Giovanni di Dio; anche volumi su Dio e Maria, e uno pregiato su Gesù di Nazareth. Con la ricchezza di questa straordinaria conoscenza della storia della spiritualità cristiana, Giordani scriverà in una lettera che «uno spirito così unito a Dio come Chiara non c’è forse mai stato, dopo la Vergine» (20 luglio 1949). Emmaus ha anche ricordato cosa significò per Chiara incontrare Giordani: «un carisma speciale […] per sostenere la mia persona»; e ha narrato quanto Chiara ricordò all’indomani della partenza di Giordani, il loro ultimo saluto. Foco trasse a sé Chiara e le sussurrò: «Gesù in te, Gesù in te è stato l’unico amore della mia vita». Davvero interessanti sono stati una testimonianza di Giannino Dadda e alcuni ricordi di Brando e Bonizza, figli di Igino, i quali ci hanno presentato alcuni aspetti profondi e umanissimi della vita familiare.

Pubblicato il: 20/09/2008Categorie: 2008

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