Una cura paterna
Lungo la sua vita Igino Giordani ha sempre manifestato la sua dedizione e il suo servizio alla Chiesa. Ecco l’esperienza diretta raccontata dalle suore Battistine
Le suore Battistine sono una vivace congregazione che si occupa principalmente di opere educative, assistenza, pastorale. Sono presenti, oltre che in Italia, in varie parti del mondo, dall’Argentina alle Filippine, all’India a tanti Paesi dell’Africa. Il 18 novembre scorso sr. Liliana, di questa congregazione, è venuta al Centro Igino Giordani a farci visita. Giordani periodicamente andava a fare conferenze di formazione per le suore nella loro casa generalizia a Roma ed è lì che lo ha conosciuto: “Aveva per noi una cura particolare, come un papà, un nonno. Quello che sprigionava dalla sua persona era speciale, sapeva leggere dentro. Quante vocazioni ha vagliato, quanti consigli che hanno indirizzato tante vite”.
E mentre Igino si occupava della formazione delle suore, la moglie Mya insegnava loro il canto. E tante la ricordano con riconoscenza per la dedizione e l’entusiasmo che trasmetteva. Sr Liliana ha preparato la sua tesi di laurea sul fondatore della Congregazione, s. Antonio Maria Fusco. Con Giordani ha impostato la ricerca, con Spartaco Lucarini ha organizzato la tesi in capitoli.
Dopo oltre cinquant’anni da quella stesura la gratitudine e l’incanto di sr. Liliana restano immutati. Questo ci ha fatto comprendere quanto vasta sia stata l’azione di Igino, quante anime abbiano beneficiato della sua carità sconfinata, quanto abbia messo a disposizione della Chiesa, nelle sue varie espressioni, la sua competenza e cultura, la sua passione per la Verità.