Sonetto
Dio, nei silenzi cui trapassa il vento
nelle notti stellate che dal monte
curvasi rabbrividendo il firmamento
e croscia al freddo plenilunio un ponte;
sul mare immenso, ch’alto un bastimento
solca anelando con superba fronte;
nell’ascoso dell’anima tormento;
nella preghiera, sovrumano ponte
teso tra cielo e terra, di sospiri
viva e d’accesi affetti; nel lavoro,
nel palpito del mondo, nei desiri
della vita, dell’arte nel tesoro,
nelle veglie, nell’ansie, nei martirii,
Dio possente io ti sento e temo e adoro.
Nuoro, 10 dicembre 1921
Sonetto inedito trovato tra i manoscritti di Giordani. L’autore ha 27 anni, reduce ferito dalla grande guerra,ha iniziato un forte cammino spirituale, è nel pieno della ricerca sociale, politica e culturale.