L’incontro con sr. Maria Gabriella dell’unità
Tra Igino Giordani e sr. Maria Gabriella Sagheddu dell’unità, monaca trappista che ha offerto la sua vita per l’unità dei cristiani, c’è stato un intreccio forte e disteso nel tempo. Lasciamolo raccontare a lui stesso nella presentazione che fece alla biografia scritta da Maria Giovanna Dore nel 1940, dove Giordani già sostiene l’importanza e la fecondità della “Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani”: «Durante i preparativi di questa Ottava s’è sparsa la notizia, al principio assai imprecisa, che in un monastero di monache trappiste presso Roma [Grottaferrata], si pregava, con un’intensità particolare, per la cessazione delle divisioni fra cristiani». Ciò destò molta impressione, in particolare tra i benedettini anglicani della Nashdom Abbey, non distante da Londra, che iniziarono fraterni rapporti con le trappiste di Grottaferrata. Un valdese italiano, poi, così scriveva a Igino Giordani, che gli aveva fatto avere la pubblicazione: “Creatura d’eccezione nella sua umiltà, suor Maria Gabriella pone a tutti noi il problema della santificazione del mondo, della creazione di Santi moderni attraverso i quali Iddio possa ricostruire la sua Chiesa. Da una parte e dall’altra c’è urgenza di santi che vivano nel mondo un cristianesimo integrale, intelligente, ispirato”. E quando Chiara Lubich, alla fine del 1980, iniziò con gli appartenenti al Movimento dei Focolari “il santo viaggio” per realizzare una santità di popolo, insieme, indicò in sr. Maria Gabriella un esempio.
Arrivando a oggi, lo scorso 20 gennaio – nell’ambito della Settimana per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio 2024) – proprio a Grottaferrata (presso la parrocchia di San Giuseppe, adiacente a quello che fu il Monastero delle Trappiste dove sr Maria Gabriella visse), si è tenuto un incontro diocesano promosso dall’Azione Cattolica e dal Movimento Focolari. Numerosa la partecipazione, tra i presenti Mons. Stefano Russo, vescovo della Diocesi di Velletri-Segni e di Frascati e Padre Francesco De Feo, Egumeno del Monastero Esarchico di Santa Maria di Grottaferrata.
Tra gli interventi, suor Gabriella della Trappa di Vitorchiano (postulatrice della Causa di Suor Maria Gabriella) ha ripercorso la breve ed intensa storia della Beata. Marina Castellitto, focolarina, (vicepostulatrice della Causa di Igino Giordani) ha messo in luce la dimensione ecumenica del servo di Dio, precursore di questo dialogo, e dell’impatto della figura della beata Gabriella nel suo impegno in favore dell’unità dei cristiani.
In una agape fraterna si è espressa la gioia per questa esperienza, quasi a richiamare le parole di Papa Francesco lo scorso 11 settembre 2023: «Sinodalità ed ecumenismo sono infatti due vie che procedono insieme, condividendo il medesimo approdo, quello della comunione, che significa una migliore testimonianza dei cristiani “perché il mondo creda”» (Gv 17, 21).