Con le e i gen della Mariapoli Foco
24 marzo. Stupore, commozione, gratitudine e tanta gioia reciproca. Questo ha prodotto l’ “invasione” al Centro Igino Giordani, di 30 gen provenienti dalla Scuola della Mariapoli Foco di Montet (Svizzera). L’obiettivo della visita era conoscere il Centro Internazionale che è “casa” per tante realtà del Movimento insieme all’esperienza e alla vita che contiene. Ed hanno iniziato con immergersi nelle “radici del Carisma dell’unità” ai centri Chiara Lubich ed Igino Giordani e all’Archivio Generale. Grande è stata l’attenzione e la puntualità delle domande dei e delle gen riguardo a quanto via via venivano a conoscere su Chiara, Foco[1], sui primi collaboratori, l’intreccio vitale tra loro che gli archivi trasmettono.
Per la loro provenienza da vari Paesi del mondo, è stata una “scoperta” venire in contatto con il deputato Igino Giordani che era tra coloro che hanno contribuito a scrivere la Costituzione italiana, scrittore, direttore di giornali (era sorprendente vederli immergersi nelle paginone dei quotidiani italiani dei primi anni del secolo scorso: Il Popolo e La Via), e poi consigliere di Papi, precursore dell’ecumenismo. Erano incuriositi dagli oltre cento libri che ha scritto e dal poter vedere le pagine originali con la sua scrittura, conservati nei faldoni che contengono i suoi scritti. Fino alla corrispondenza con Chiara e al benvenuto autografo che lei scrisse quando, dopo la morte dell’amata moglie Mya, il 4 maggio 1974 entrava fisicamente in focolare proprio qui a Rocca di Papa, dove c’era il primo Centro Mariapoli. Alla fine, si aveva l’impressione che ognuna e ognuno fosse entrato in sintonia con quanto gli apparteneva, con una storia comune condivisa, con una “memoria” viva.
[1] Come è famigliarmente chiamato nel Movimento dei Focolari igino Giordani.