Il Centro Igino Giordani guarda al futuro
Un passaggio di testimone nel segno della continuità
Incontriamo Alberto Lo Presti e Elena Del Nero, che lo ha sostituito nella responsabilità del Centro Igino Giordani.
Redazione: Come avete vissuto questo cambiamento?
Alberto: era già da un po’ che avevo chiesto di essere sostituito alla guida del Centro Igino Giordani. Sono felicissimo dell’arrivo di Elena Del Nero, perché già esperta del nostro Foco e molto ben inserita nel Centro del Patrimonio Storico del Movimento dei Focolari.
Elena: è una grande gioia accogliere la possibilità di mettersi a servizio di questa realtà preziosa, piccola comunità di studio e vita voluta e promossa dalla stessa Chiara Lubich. In questa prospettiva mi pare di cogliere un richiamo ad essere “in ascolto”, sotto diversi aspetti: innanzitutto proseguendo nel percorso già tracciato, facendo tesoro dei passi compiuti da Alberto che in questi anni ha sapientemente guidato il Centro, e che continuerà a mettere a frutto l’indubbia competenza sulla figura di Giordani. Inoltre, prestare attenzione alle domande suggerite dal contesto contemporaneo che cercano nella personalità unica di Giordani linee e proposte di esperienze, valori, pensiero.
Redazione: il Centro Igino Giordani è stato fondato da Chiara Lubich nel 1985. Ha una grande storia alle spalle, cosa ci riserverà il futuro?
Alberto: il primo direttore è stato Tommaso Sorgi, che l’ha diretto dal 1985 al 2005. Poi è toccato a me, fino al 2025. Curiosamente, se ci affidiamo alle regole numeriche, dovremmo prevedere che anche Elena durerà per vent’anni, dunque scadrà nel 2045!
Elena: Nel periodo della direzione di Tommaso, ho avuto la gioia di lavorare anch’io al Centro Igino Giordani, vicino a lui, e, a proposito di coincidenze, non ho potuto fare a meno di notare come siano trascorsi 18 anni da quando il mio percorso mi ha portato lontano dal Centro Igino Giordani, esattamente l’età della mia figlia più piccola, ormai maggiorenne… Ora bisogna continuare i lavori in corso e farci venire nuove ispirazioni. Le ricerche e gli approfondimenti curati dal Centro avranno la possibilità di aprirsi ad un orizzonte immediato di scambio e di comunione. Non dimentichiamo infatti come il Centro Igino Giordani sia recentemente entrato a far parte del Centro del Patrimonio Storico, organismo avente tra i suoi compiti anche l’avvio di iniziative comuni, in una prospettiva di dialogo e collaborazione dai contorni sempre più ampi, e nella piena apertura alle sorprese che senza dubbio non mancheranno.
Il passaggio di consegne tra Alberto Lo Presti e Elena Del Nero è stato suggellato il 12 giugno scorso con un incontro al Centro Internazionale, alla presenza dei familiari di Giordani – tra cui la figlia Bonizza, la nuora Silvia Samaritani e la nipote Simona – insieme ad amici e tanti giovani. Una messa “per la pace”, ha ribadito l’impegno collettivo a rendere sempre più viva e feconda l’eredità di Giordani: uomo giusto, testimone di pace, operatore di giustizia.