La politica è l’arte di governare la società: arte quindi che, riguardando l’uomo nei suoi rapporti coi simili, assume un valore umano e perciò morale. L’onestà degli onesti se non agisce anche nella collettività, a servizio del prossimo, diviene ipocrisia puritanica e contributo alla degradazione morale della vita pubblica: ché lo sgoverno dai posti di comando logora e corrompe istituzioni e persone dipendenti: scuole e tribunali, commerci e industrie, sindacati e banche, funzionari e contribuenti.