Autorità come servizio
“Gesù in mezzo”
Dal centro divino di Gesù fra noi, deriva un’autorità che è servizio; ed è efficace perché serve, e cioè ama. Essa s’incontra (non si scontra) con una obbedienza che è anch’essa servizio, amore; e Sant’Agostino già dal suo tempo vedeva associate, inseparabili, la libertà e la carità.
I. Giordani in: Difficoltà del cristiano oggi, Città Nuova, 1976, pag.207.
Ogni momento si può sprigionare dalla unità di due o più cristiani la presenza di Gesù, sì che a ispirare e a dirigere il loro incontro non sia più un uomo e a esprimere opinioni non siano più individui, ma sia il Signore: sì che, in altri termini, cadano le vedute egoistiche e si accolga la visione del bene comune, accesa dall’amore.
I.Giordani in: Laicato e sacerdozio, Città Nuova, 1964, pag.225.
“Politica”
Se ministri e funzionari, elettori e cittadini cercano il bene, che è due volte buono perché comune, impegnando, ciascuno, responsabilità e quindi libertà con le virtù morali più pure, il regime è una vera democrazia, dove il popolo responsabilmente edifica; stampa, comizi, partiti, urne, divengono elementi di gara per fare la convivenza sana. Allora il popolo è interprete di Dio, il suo voto esprime la volontà divina: davvero vox populi vox Dei.
I. Giordani in: Il popolo di Dio in cammino, Città Nuova, 1967, pag.176.